Pagina:Torino e suoi dintorni.djvu/315

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, i piante, una ai bori , una alle frutta, ritratte secondo i nii:i greci. j-Sotto ciascun dipinto le-gevasi una massima morale espressa in^un solo verso. Più tardi vi alloggiarono i poveri dell1 ospedale di carità ; ' ora appartiene alla famiglia Prever.

HOVGILIEIII.

Posto a cavaliere del Po, si distende piltorescameit ■ <i r n rialti della collina torinese. Nel luogo più eminente sorge il reale castello, scelto ad abituale dimora dal re nostro Vittorio Emanuele II, e che si sta ora rislaurandoed abbellendo sui disegni del cav. Melano, architetto del Ile.

Jolanda, moglie del B. Amedeo di Savoia, ne incominciò l1 edifica— ziouc. Quivi soleva villeggiare Vittorio Amedeo II colla reale sua corte. Durante il dominio francese questo castello servì ad uso di / caserma , poi di ospedale. Fu quindi ristaurato da Vittorio Ema- -s. nuele I, che vi morì nel 1823.

S' alzano su pel colle a terrazzi i giardini, e tutto all' intorno fanno bella mostra di sé deliziose e signorili villeggiature . In città havvi copiose vestigie architettoniche del quattrocento. La cattedrale,^ uno dei meglio conservati monumenti del 1301), la piazza, attorniati'"' da svelti porticati che sostengono ampii terrazzi, e il collegio Ciarlo Alberlo, diretto dai Rll. Padri Barnabiti, meritano l'attenzione ilei visitatore.