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VINADJO (Provincia di Cuneo) Acqua sull ’o rosa ter male.

Il comune di Vinadio trovasi sulla sponda sinistra del fiume Si’ira in distanza di cpiattro iniriainetri da Cuneo, e di mio da Dcinonte eh-- si percorrono agiatamente in legno. Il punto della valle in cui sgorgano le acque termali è posto superiormente a Vinadio, e (listante appena due ore di cammino a piedi: la strada è praticabile ezian- dio in vettura, ma per il solilo vien data la preferenza alle cavalca- ture od alle portantine.

Ila Cuneo a Demolite si paga per nn posto in una vettura lire 3: da Cuneo a Vinadio lire 8 per una persona sola, compreso il bagaglio; per due II. li; oltre a questo numero il. 5 ciascun posto: la spesa della cavalcatura ìt di lire 3 col bagaglio.

I prezzi per l’alloggio, vitto, cura termale ed assistenza medico- chirurgica sono distinti in tre categorie. Prima lire 7. Seconda 11. 6:25. Terza 11. 4: ìiO. Coloro che non vogliono partecipare alle mense comuni pagano un soprappiù del 50 0|0.

Lo stabilimento si apre nella seconda quindicina di giugno e si chiude verso la metà tli agosto.

Moltissimi sono gli autori che dal 1575 al 1«06 scrissero Sull’efficacia medicamentosa di queste acque negli ingorghi del fegato e della milza, nella renella, nelle affezioni cutanee, in alcune del canale cibario, nelle malattie dell’apparecchio uterino, nelle paralisi, nelle artriti, nelle sciatiche, nei reumatismi, nella gotta, ecc. Contribuiscono al salutare effetto delle acque le infangature molto in uso in quello stabilimento.

Sta alla direzione delle terme di Vinadio il dottore Gioauni go- relli da Torino, abile clinico e distinto chimico.

Nota. Per maggiori notizie idrologiche, ed intorno alla’parte biblio- grafica degli stabilimenti stati descritti si potrà consultare l’Idiologtu immurale degli Stati Sardi, del dottore B. Berlini (alla cui gentilezza dobbiamo la presente appendice) ristampata nel Ì843, nella quale alle facciate 143, 163, 186, 201, 211, 218, 271, 292, 309 sono indicati tutti gli autori che dai più remoti tempi sino al detto anno scrissero sulle sorgenti minerali del Regno di Sardegna.