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una coscienza estetica ect. fondate su quei sentimenti che gli psicologi chiamano di simpatia, estetici etc. Per simile, la coscienza del bene non può aver luogo senza il sentimento del bene, perocchè è chiaro che uno può conoscere a fondo tutti i sistemi morali degli antichi e dei moderni tempi, escogitati a spiegare l’origine della idea del bene, ed essere nondimeno un matricolato birbante, ed a converso un’altro, una buona pasta d’uomo ed anche un’eroe, senza larghezza di cognizioni scientifiche, purchè abbia vigoroso nell’anima il sentimento del bene. Or, siccome il bene, è, come dire, l’accordo ed armonia di due elementi dell’assoluto cioè che è imperativo categorico, e della libertà che è la radice della eccellenza morale dell’uomo, consegue che non può aversi spiccato e durevole il sentimento del bene senza il sentimento dell’assoluto, che quanto all’altro della libertà, ci vien porto dalla coscienza stessa dell’io. Or, il sentimento dell’assoluto è la base ed il fondamento della coscienza religiosa, la quale