Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/161

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i morti parlano. 157


Il teste aveva affermato che infatti poteva essere stato l’effetto d’un momento di vaneggiamento.

Il giudice gli domandò se credeva che realmente il moribondo avesse dette quelle parole strane. Egli rispose con sicurezza:

— Ripeto che non le ho udite. Ma l’imputata era troppo impressionata nel riferire il legato del marito perchè io possa supporre che mentisse. E d’altra parte la morte del Reed avveniva in un modo ed in un momento affatto impreveduti. Come mai quella donna, in un’ora di sorpresa come quella, avrebbe potuto improvvisare a sangue freddo un piano di furto da eseguirsi poi nel cimitero, e pensare a stabilire quel precedente d’un legato supposto e trasgredito, per fornire più tardi una scusa alla difesa nel caso che il furto fosse poi stato scoperto, e ne fosse risultato un processo? Sarebbe attribuirle una fertilità d’immagina-