Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/169

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i morti parlano. 165

difesa, fuorchè una storia affatto improbabile di spiriti e d’anime in pena, a cui la serietà della legge non poteva dare importanza.

Al tempo stesso, e precisamente dopo l’intrusione e l’arresto degli imputati nel recinto del cimitero, una tomba era stata aperta e depredata di immense ricchezze. Questa coincidenza pesava inesorabilmente sugli imputati.

Quando anche essi avessero potuto produrre la scatola misteriosa, e farle ripetere dinanzi al tribunale il suo mostruoso comando, non avrebbero provato ancora la loro innocenza. Come mai, mentre essi affermavano di non aver mirato che alla tomba dell’alienato Tobie Reed, questa era rimasta intatta, e quella violata era un’altra? Dunque dovevano esserci stati altri profanatori di tombe in quella medesima notte nel recinto del cimitero. Eppure gl’imputati affermavano di non aver veduto alcuno, di non essersi accorti in verun modo