Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/224

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220 riccardo cuor di leone.

in gola. Rimanevo là inchiodato, guardando con ansia quel piccolo disco di trina.

Oh! se ci fosse stato soltanto un leone, un piccolo leoncino... Ma in quel circo di belle signore che mi guardavano bisbigliando fra loro, che nascondevano dietro il ventaglio il sorriso ironico delle loro labbra, ed intanto ridevano colla fronte, cogli occhi, con tutta la persona... oh! meglio tutti i ruggiti della fossa di Daniele che quel chiacchierio sommesso e pungente, come il sibilo d’un branco di serpi.

Ed intanto la Fulvia continuava ad invitarmi collo sguardo, e dietro a me i miei compagni urtandosi col gomito susurravano troppo forte:

— Riccardo Cuor-di-leone.

Presi una risoluzione eroica; mi spiccai dal mio posto; mi feci innanzi arditamente contro il fazzoletto... ma nel momento di curvarmi a raccoglierlo sotto il fuoco di tanti