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Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/98

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94 chi lascia la via vecchia

di perdonarmi anche dopo la confessione che stavo per fargli. Dio perdona le più gravi colpe, ed egli era buono e grande come un Dio.

— Ed ora cosa debbo fare, Marco? — gli domandai timidamente.

— Cosa devi fare? — Ma nulla. Devi continuare ad essere una brava donnina, onesta, come sei stata sempre dacchè mi hai sposato....

— Ma io non sono una brava donnina, non sono onesta! — esclamai con uno slancio di lealtà, non potendo tollerare quegli elogi immeritati.

Con un moto istintivo mi allontanò da sè e si rizzò in piedi. Io pure ero rimasta in piedi a capo chino, e piangente. Ma egli riprese subito la sua calma da uomo giusto. Venne a fermarsi dinanzi a me e mi disse:

— Via, spiegati. Alza il volto e guardami.

Io obbedii e fissai timidamente ne’ suoi, i miei occhi pieni di lagrime. Marco riprese guardandomi fin nell’anima: