Pagina:Torriani - Prima morire.djvu/155

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Un bacio a tutt'e due ed a rivederci doman l'altro all'ultimo sbarco.

Tuo MASSIMO.

XXV.

Eva a Leonardo.

Mio signore. Lei ha la piena confidenza d'Augusto, ed il suo cuore d'amico deve comprendere la mia ansietà, che mi fa trascurare le convenienze, per domandare a Lei, che non conosco, il segreto di questo male misterioso. Il medico l'attribuisce all'eccitazione prodotta da una grande contrarietà morale.

Io temo d'indovinare cosa sia quella contrarietà; non credo di averci colpa, eppure ne sento rimorso. È certo che non possiamo rimanere inerti, mentre egli muore per noi, per tutti e due noi. Tra lei che rappresenta un giuramento, e me che rappresento... lo spergiuro, lo abbiamo stretto in un dilemma angoscioso da cui minaccia di uscire, come un martire, glorioso, ma morto. Ora tocca a noi a salvarlo; che cosa si può fare? Me lo dica in nome dell'amicizia, dell'umanità.

EVA MALVEZZI.

XXVI.

Leonardo ad Eva.

Mia signora. È vero. Augusto ha lottato eroicamente contro una grande passione, ne ha trionfato, ma muore vittima del suo eroismo. Davanti a tanta sciagura non comprendo più dove finisca