Pagina:Torriani - Prima morire.djvu/206

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eroismo, e mi figuravo che la Mercede mi dovesse una gratitudine smisurata.

Infatti, mi era riconoscentissima, povera giovane. Perchè, tranne il vecchio medico che aveva bisogno della sua dote, e me, che la domandavo per farla, come tu dici, da Don Chisciotte, nessuno avrebbe desiderato di sposarla.

Sebbene non fosse brutta, non era simpatica affatto. Nelle continue umiliazioni che il padre le infliggeva, aveva paura d'essere derisa; e, per intimidire il ridicolo, assumeva un contegno altero fino all'orgoglio, e questo le dava una serietà, una ritrosia che la rendevano intrattabile. Spiava ogni sguardo che si fissava sul suo povero abito color marrone, e lo respingeva con un altro sguardo, sdegnoso come una sfida.

Sapeva che in paese la credevano avara, ed era continuamente amareggiata da quella calunnia. E tuttavia non era capace d'accusare il padre per scolparsene; e respingeva ogni dimostrazione di amicizia, per paura di lasciar indovinare i segreti umilianti della sua famiglia.

Ma dacchè ero entrato per forza, ma inevitabilmente, in quei segreti, ed invece di allontanarmi da lei me le ero avvicinato maggiormente, e le avevo data una prova di simpatia di cui non poteva dubitare domandandola a compagna della mia vita, aveva acquistata fiducia in sè stessa e negli altri; le sue ritrosie erano cessate, la gioia e la pace che le erano entrate nel cuore, trasparivano da' suoi modi, più aperti, dal suo volto sereno e come assorto nel raccoglimento d'un pensiero felice.

Quella figura, che avevo sempre veduta accigliata