Pagina:Torriani - Prima morire.djvu/221

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baciare le sue guancie ardenti, i suoi occhi bagnati di pianto.

Le presi il braccio e la condussi quasi correndo alla spiaggia. Ero impaziente di trovarmi solo con lei.

Appena i bambini ci ebbero lasciati, mi affrettai a farla salire in barca. Ma quando mi trovai così isolato, senz'altro testimonio che le stelle che ci sorridevano sul capo, e l'oscurità fredda della notte che ci avvolgeva, mi sentii paralizzato da una commozione profonda accanto a quella giovinetta, che mi appariva coraggiosa, intelligente, bella, che riconoscevo superiore a me. L'amavo, e non osavo dirglielo. Cosa poteva essere per lei il mio amore?

Avrei voluto guardarla ne' suoi occhi chiari, per scrutare i sentimenti della sua anima. Stesi un braccio esitando, e le cinsi la vita. Molte volte avevo fatto quest'atto nella nostra amichevole intimità; ma in quel momento tremavo come se lo facessi per la prima volta; come se non ne avessi il diritto, e temessi di vedermi respinto.

Vi sono dei sentimenti che non si possono nascondere; pare che una corrente elettrica, una rivelazione misteriosa li faccia risentire alla persona che li inspira. La Mercede indovinò che c'era qualche cosa d'insolito in quella carezza. La sentii sussultare nelle mie braccia, e quel sussulto si comunicò al mio cuore, che palpitava con una violenza affannosa.

— Mercede susurrai. Sono sempre stato uno sposo freddo per te.

La tenevo tanto stretta, che risentivo l'impressione d'ogni suo movimento. Ebbe un singhiozzo che la scosse tutta. Al ripensare la mia freddezza piangeva;