Pagina:Torriani - Prima morire.djvu/222

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sentiva anche lei la mancanza dell'amore nella sua vita; ma quell'amore che le mancava lo accetterebbe da me? Avevo bisogno di saperlo, avevo bisogno di aprirle il mio cuore, e ripresi:

— Ero freddo con te, perchè avevo dei segreti. Vuoi che te li dica, Mercede? Sei contenta che te li dica? E mi perdonerai?

Chinò il capo sulla mia spalla, ma soffocata dal pianto non potè rispondermi. Le batteva il cuore con una frequenza convulsa; ed io, dal canto mio, la stringevo convulsamente, non pensavo più che a dirle la mia Passione, e, nell'ardore che mi agitava, mi pareva d'essere amato come amavo.

— Senti, ripresi, fino a quella sera che ti parlai dalla finestra, ebbi un amore ideale per una fanciulla che mi figuravo ne' miei sogni, giovane, intelligente e bella. Quella sera stessa l'avevo contemplata a lungo come in una visione; l'avevo desiderata con tutte le aspirazioni della mia anima. Avevo sognato uno sguardo che mi facesse tremare, una voce che mi commovesse, una stretta di mano, una carezza, un bacio, che mi dessero il delirio d'una prima ebbrezza. Ma poi vidi te, Mercede, tanto infelice; e pensai soltanto a salvarti da una vita di sacrificio: e rinunciai al mio ideale per offrirti il mio nome, la mia casa, il mio appoggio, ma senza il mio amore. O Mercede, perdonami d'averti sposata con questo pensiero.

A quelle parole il suo pianto era divenuto addirittura spasmodico; fece uno sforzo per svincolarsi da me; io mi sentii umiliato e non osai resisterle. Si curvò sulla sponda della barca come se guardasse attentamente il mare, che in quella notte buia non era che un immenso piano nero. Ma dal tremito della