Pagina:Torriani - Prima morire.djvu/51

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attraente. Del resto, da alcuni episodi che si ricordano per chiasso in famiglia, mi sono accorto che lei si è provata a farlo posare da eroe da romanzo. Ma il Malvezzi è un uomo d'affari, positivo come una somma; non s'è prestato, ed ha presa la cosa in celia.

T'ho scritto, mi pare, che l'altro giorno la signora Evelina mi diceva:

— Vorrei che usassero ancora i jabots di pizzo.

Il marito era presente e si mise a ridere.

— Sta zitto - gli disse la moglie - so già che cosa vuoi dire.

— Ebbene, lascia - rispose lui. - Non c'è nulla di male; è una ragazzata.

E mi narrò che otto anni sono, il primo anno del loro matrimonio, la sposa gli regalò per il suo natalizio sei camice con un jabot di trina di Malines finissima, accompagnato da certi versi suoi, intitolati: Almeno un'ora, in cui lo pregava di far rivivere per lei quei dolci tempi di cortesia, nei quali gli uomini si chiamavano i serventi delle signore.

Me li lesse. Sono delle strofe graziosissime che vorrei ripeterti, ma la mia memoria non ha saputo ritenere le parole. Il ritornello: "almeno un'ora" si ripeteva ad ogni strofa, ed il concetto era questo:

"Vivi il mattino, vivi fuori di casa la tua vita d'affari e di prosa. Ma non dirmelo, non parlarmene mai. E quando torni, chiudi fuori dall'uscio il tuo libro mastro ed il listino della Borsa, almeno un'ora. Ed entra nelle mie stanze cogli scarpini lucidi ed il jabot di trina. Nel salotto della tua dama devi essere cavaliere, almeno un'ora. Io poserò ogni giorno un neo più sorprendente per farti omaggio, e mi sentirò beata fra le stecche del mio guardinfante, quando nell'abbassare il capo