Pagina:Torriani - Senz'amore, Milano, Brigola, 1883.djvu/215

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abbagliato da quella rivelazione, e, senza poter cercare di vederci più chiaro, disse pensosamente carezzando il capo dell'amico:

— E vorresti farti prete?

— Sì, sussurrò dolcemente Vicenzino colla voce affannata e rotta dalle pulsazioni violente del cuore. Prenderò il tuo posto al Seminario. Sai che so il latino; che ho studiato un po' di tutto; è la mia vocazione lo studio.... Fra un anno, potrò prendere gli Ordini maggiori....

Sentì che un singhiozzo gli soffocava le parole in gola e non disse altro. Vincenzo fece uno sforzo per mettersi a sedere sui letto. Poi sollevò con tutte e due le mani il capo di Vicenzino, e guardandolo in faccia gli disse:

— Ma non pensi che hai vent'anni, e che la vita è lunga? Che sarai morto a tutte le gioie? Che non avrai mai una famiglia?

Vicenzino impaurito da quello sguardo, aveva fatto uno sforzo violento sopra sè stesso, ed era riescito a dominare la sua commozione. Potè rispondere col suo sorriso dolce, che, da adolescente, lo faceva paragonare ad un arcangelo:

— Non siete voi altri la mia famiglia? Cercherò di essere non collocato lontano da voi; e voi mi amerete un poco....

— Io ti adoro, noi ti adoreremo tutti, insistè Vincenzo. Ma non basta per un uomo giovane....

Prima che dicesse di più, Vicenzino s'affrettò a rispondere a quel pensiero, che temeva di sentirgli esprimere, e che gli straziava il cuore: