Pagina:Torriani - Serate d'inverno, Madella, 1914.djvu/54

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deva il diavolo con tutti i sette peccati capitali a braccetto, dietro le quinte. E mi fece invece la sua brava proposta tutta morale di fare gli studi magistrali, prendere il diploma, e colla raccomandazione del sindaco e dello speziale, cercar di ottenere il posto di maestra comunale a Desio, presso Monza, dove il babbo aveva un villino, che noi si era venduto col resto.

«Pensate, Gustavo, se io ero donna da insegnare l'alfabeto e le quattro operazioni aritmetiche ad una quarantina di marmocchi tutti i santi giorni dell'anno per guadagnare trecento trentatre lire e trentatre centesimi.

«Scrissi di mia testa al direttore d'una compagnia drammatica, il quale mi aveva udita recitare più volte e mi aveva incoraggiata molto, e senza dirgli dell'opposizione della mamma, gli narrai le nostre circostanze finanziarie, la morte del babbo, e gli proposi di prendermi nella sua compagnia.

«Egli mi fece delle condizioni modeste ma accettabili, e certo migliori assai di quelle che si fanno alle maestre. Ma era inutile sperare che la mamma mi desse il suo consenso, ed io ne feci senza. Un bel giorno invece di andare alla scuola magistrale andai allo scalo, presi il mio bravo biglietto di seconda classe, perchè non avevo quattrini da sciupare, e via!