Pagina:Torriani - Tempesta e bonaccia, Milano, Brigola, 1877.djvu/68

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ha commesso un errore; ora non lo ama più; ma è onesta; non vuole appartenere ad un altro. Forse una terza esistenza dipende da questo suo sacrificio... Povera giovane!

E nella bontà del mio cuore mi sentii compreso da infinita pietà.

— Fulvia, le dissi, perchè mi nascondete il motivo che vi obbliga a sposare un uomo che non amate? Abbiate fiducia in me; forse pensandoci insieme troveremo il mezzo di svincolarvi da codesto impegno.

— Non vi nasconderò nulla, mi rispose. — Ma non posso dirvi tutto ora, i vostri amici potrebbero venire; e poi certe cose sono più facili a scrivere che a dirsi. Vi scriverò. Vi scriverò questa notte, e domani saprete tutto. Ma non sarà perchè mi aiutiate a sciogliermi dal mio impegno. Sarà per giustificare, se è possibile, il mio strano contegno con voi.

Accettai questa promessa, e poco dopo lasciai Fulvia colla profonda convinzione che i miei sospetti non mi avevano ingannato; — ed infatti, cosa mai potevano essere le confidenze più facili a scrivere che a dirsi, se non un amore colpevole, il solo di cui una donna che conosce il mondo possa arrossire? — Se v’ha sotto il sole un uomo nato nell’anno di grazia mille ottocento quarantacinque, il quale possa dire in coscienza che in pari circostanze avrebbe pensato altrimenti, lo autorizzo a gettarmi la pietra; pronto a riceverla nella testa.