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cosa; responsabilità che lui non accettava, perchè sentiva che realmente quella vecchia aveva detto il vero. Lui portava sventura, specialmente alle persone che gli erano care. Aveva una sorella, ed a sedici anni era morta!
E soggiunse:
— Tutto questo avrei voluto scriverglielo!
E dopo un tratto, durante il quale ripensò forse le belle espressioni che avrebbe scritte, e che erano rimaste inutili nel suo cervello, mi domandò:
— Mi perdona d’averle parlato, a rischio di tutto? Mi perdona, Denza?
Io strinsi la mano che teneva sempre la mia, e le comunicava una specie di ardore febbrile, poi domandai:
— E lei, come ha nome?
— Onorato. Mi chiami Onorato quando mi nomina, o pensa a me...
Intanto eravamo giunti alle porte della città. Lui si fermò e disse: