Pagina:Torriani - Un matrimonio in provincia, Milano, Galli, 1885.djvu/151

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Stettero un gran pezzo in conferenza. Io ero sulla brace. Avevo tanto bisogno di sfogo, che entrai nel paravento, e raccontai alla zia che forse Bonelli era venuto a farmi la domanda di matrimonio, per un giovane molto ricco, e molto buono, figlio unico...

La zia si allegrò tutta, e si raccomandò che la facessi venire in campagna con me, almeno un mese all’anno, perchè «non pareva, ma era lunga l’annata dietro quel paravento».

Risuonò un passo forte in cucina, ed il babbo disse:

— Denza! Dove sei?

Uscii dal paravento, sorridendo alla zia, che mi faceva dei piccoli cenni col capo, e seguii il babbo, che s’avviava nella sua camera, tenendo l’uscio aperto per me.

Trovai la matrigna seduta accanto al fuoco, colla Titina in piedi dinanzi, che teneva gli occhi bassi, ed era rossa in viso come se