Pagina:Torriani - Un matrimonio in provincia, Milano, Galli, 1885.djvu/152

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avesse pianto. Il babbo si mise a sedere dall’altra parte del camino, ed io mi fermai in piedi presso mia sorella. Il babbo disse:

— Mia cara Denza. Tua sorella ci assicura che tu sei molto malinconica, e che non potresti vivere senza la sua compagnia, o, almeno, che saresti infelice. È vero questo?

Non capivo affatto. Come mai mia sorella poteva immaginarsi che, vivendo con Onorato, sua sposa, io avessi a sentire tanto la mancanza di lei? Sì, le volevo bene ma non vedevo l’ora di andarmene; e, se avevo un rammarico, era di non rimpiangerla abbastanza.

Ad ogni modo non volevo rinunciare alla mia felicità per secondare la tenerezza di mia sorella. Mi domandava un sacrificio troppo grande. Risposi:

— Tutto dipende dalla compagnia con cui dovrei vivere, lasciando lei...

La matrigna m’interruppe un po’ risentita: