Pagina:Torriani - Un matrimonio in provincia, Milano, Galli, 1885.djvu/155

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Il pretendente di mia sorella era Antonio Ambrosoli, figlio del farmacista di Borgomanero, lo stesso che era stato fidanzato per tre anni con la nostra cugina di laggiù.

Al momento di concludere il matrimonio, la sposa non aveva voluto adattarsi a convivere coi genitori di lui; lui, per considerazioni d’interesse, non aveva potuto separarsene, e le nozze lungamente vagheggiate, erano andate a monte.

Questa rivelazione mi mise un grande sgomento nell’animo. È vero che, prima di rinunciare ad Onorato, io mi sarei rassegnata a far vita comune col padre, colla madre di lui, con tutta la parentela paterna e materna, ascendente e collaterale, fino ai cugini più remoti. Ma se, per qualsiasi altro motivo, i suoi genitori si fossero opposti al nostro