Pagina:Torriani - Un matrimonio in provincia, Milano, Galli, 1885.djvu/18

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Nell’autunno uscivano di collegio certe nostre lontane parenti che ci chiamavano cugine, e, prima che partissero per la campagna, il babbo ci conduceva a vederle. Avevano una sala poco migliore della nostra; ma ci stavano continuamente, ci tenevano dei fiori, movevano i mobili, e pareva tutt’altra cosa.

Ci ricevevano là, fra i loro ricami ed i loro libri; salutavano graziose e disinvolte, e porgevano la mano al babbo, dicendogli con un coraggio che ci sbalordiva:

— Buon giorno, dottore.

Poi si volgevano a noi con molto buon garbo, e ci domandavano:

— Volete che andiamo di là a giocare, o preferite che si stia qui a discorrere?

Per noi erano due cose egualmente impossibili. Non avevamo mai giocato. Nessuno ci aveva mai dato un trastullo nè una bambola; e per correre e saltare, in casa nostra