Pagina:Torriani - Un matrimonio in provincia, Milano, Galli, 1885.djvu/22

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Una volta le Bonelli ci avevano narrato quel vecchio aneddoto, d’una signora che, dopo aver cercato sull’orario delle strade ferrate dove potrebbe fare una gita di piacere, vedendo: Novara, Trecate, Magenta, Milano e viceversa, disse: «Andiamo a Viceversa!»

Noi ne ridemmo per l’appunto un anno; e l’anno seguente credevamo di riderne ancora colle cugine, che l’avevano dimenticato, e quando glielo ricordammo, sorrisero appena, e dissero che era «una vecchia stupidaggine.»

Ma, nel colmo della nostra ilarità, la zia se l’era fatto raccontar molte volte; poi era scoppiata in una gran risata convulsa, esclamando: — Il Vice-versa! Il Vice-versa! — ed alzando la mano nell’atto di chi versa qualche cosa da una brocca.

C’era nella nostra parrocchia un vice-parroco, che, tra loro divote, chiamavano il Vice, e del quale si occupavano e parlavano