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continuamente. In quell’aneddoto credeva che ci fosse un’allusione balorda a quel suo Vice, e fu impossibile distoglierla da quell’idea, che trovava enormemente comica.
Del resto aveva poco tempo da chiacchierare. Soffriva di reumi, ed era occupata continuamente a mettersi una flanella di più, o a toglierla, appena la temperatura aumentava o diminuiva d’un grado.
Poi aveva le funzioni di chiesa, che le portavano via molte ore del mattino. Poi c’era la serva, alla quale si figurava d’insegnare a far cucina, un’arte che le era perfettamente ignota, e per la quale aveva un’inettitudine fenomenale.
Queste sono le memorie rosee dell’infanzia, l’età dei sorrisi, delle gioie, di tutte quelle belle cose che si dicono e si scrivono.
Poi venne la gioventù.