Pagina:Torriani - Un matrimonio in provincia, Milano, Galli, 1885.djvu/37

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che toccava a me di sballottare tutto il giorno per la casa, perchè la Titina non era abbastanza forte per reggerlo a lungo, la matrigna mi guardava con compiacenza, e diceva:

— Ci voleva proprio un bimbo, su quelle braccia! Non sembra una bella sposa di Trecate o d’Oleggio, col suo primo maschiotto?

Io non ero punto lusingata da quel discorso, perchè, infatti, colla mia floridezza e la vestitura insufficiente sembravo appunto una contadina dei villaggi che diceva lei, o di qualunque altro; e questo mi mortificava. Una volta mi provai a dirle:

— Già, sembro una contadina coi vestiti corti e pettinata a questo modo. Bisognerebbe che dividessi un poco i capelli sulla fronte, che li abbassassi, e che allungassi un pochino le gonnelle, tanto da coprire i piedi...

Ma la matrigna esclamò: