Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/105

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— Chi sa che avrebbe voluto dire! Che passione! Povera donna! Così buona!

Pietro la vide già portata sul letto, senza sapere quel che ne dovesse pensare. Domenico gli parlò soltanto quando qualcuno glielo rammentò. Ma senza nessun affetto; quasi con il bisogno di sfuggirlo. E proprio in quel momento, sperò ancora di più di tenerlo con sè per la trattoria. Continuava intanto a gridare che l'udivano anche dalla strada.

— Sembra che stia per scendere dal letto!

Disse Rebecca.

A un tratto Domenico le si accostò un'altra volta, la toccò su i capelli, fece un gesto di disperazione; ed urlò più forte. Pietro, senza provar niente, all'infuori di una vaga inquietudine, si appoggiò ai guanciali e cercò di piangere: dentro di sè chiedevasi se anche gli altri sentissero così poco e provò una consolazione indefinibile quando il padre fu allontanato in modo ch'egli non vide e non udì più il suo dolore; che gli era antipatico come le sue collere.

Rebecca gli disse:

— Povera mamma, voleva tanto bene a te!

A lui gliene importava poco, anzi s'ebbe a male di queste parole; e si allontanò per distrarsi, vergognandosi.

La mattina dell'esequie s'era dimenticato di tutto, quando intravide dall'uscio mezzo