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egli doveva conservare, per servirsene al bisogno.
Domandò Ceccaccio:
— Dunque a peso?
Disse il trattore:
— Non sarà cento chili.
Urlò Ceccaccio:
— Che cosa dice? Un quintale e mezzo.
Aggiunse Palloccola:
— Siamo onesti noi!
E bestemmiò. Ma corsero a sciogliere le funi, per scendere la paglia dal barroccio. Domenico s’avanzò, la prese per la legatura e la sollevò; aiutandosi con i ginocchi.
— Vi dò quattro lire. È anche troppo.
— L’abbiamo rubata, è vero, Ceccaccio?
Tutti risero. Poi bestemmiarono e gridarono, confusamente.
— Dunque, paghi noi; ce ne andremo.
— O non volevate bere?
Domandò lo stalliere annoiato, dall’apertura della capanna.
— No, no. Siamo stanchi. Non possiamo aiutare a tirarla su.
— Guarda che muscoli!
Disse Pipi, prendendo un braccio di Domenico; la cui camicia era rimboccata fini ai gomiti.
Esclamò Nosse:
— Con quelle braccia!
Disse Ceccaccio: