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Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/188

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— Come fai a volergli bene?

— Così.

E rifece un gerbo sentimentale, con tutta la persona.

— Però tu non mi dici ogni cosa.

La prese per un orecchio e le domandò sottovoce:

— Anche a lui?

Ella si rialzò tutta e impallidì, rispondendo più lesta che le fu possibile:

— Te lo giuro. Ma se mi sposa, perchè non vorresti?

Egli, allora, si sarebbe perfino scusato!

— Soltanto voglio esser certo, per il bene tuo, che ti ama da vero e che è ricco, come tante volte hai sognato di trovar qualcuno. Altrimenti, mi pare che potresti restare dove sei.

— Se è ricco? Suo padre ha dieci poderi e una grande trattoria.

— Ma il suo consenso?

— Scommetto ce l’ha mandato lui.

Il signor Alberto credette a Ghìsola, e ne fu contento.

Mentre ella prendeva i piatti dalla dispensa per metterli su la tavola, pensò che avrebbe potuto, se gliene fosse venuta la voglia, restarle amico.

Ma i suoi affari non andavano bene e bisognava allontanare da sè quella vita troppo pacifica e troppo oziosa.