Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/230

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— È di sopra.

Egli le disse con collera:

— Chiamala.... anzi, la chiamo io.

Ma Ghìsola si fece innanzi da sè, dopo aver prima sentito le sue parole.

In pochi giorni s’era fatta più bruna; e aveva una sottana sdrucita che toccava il pavimento.

E siccome ambedue se ne stavano in silenzio a guardarsi, Lucia tornò in cucina a far da mangiare.

— Perchè non sei a casa dei tuoi genitori?

Ella lo guardò ancora, senza rispondere. Poi gli chiese con una meraviglia sincera:

— Mi vuoi sempre bene?

Ma egli s’inquietò e le disse:

— Perchè mi chiedi così? Perchè non ti dovrei amare?

E fece l’atto di torcerle un polso: ella con gli occhi fissi a terra, lo lasciò fare, senza curarsene.

— Tu non devi stare con questa veste.... Se ti vede qualcuno?

E ripetè, per sapere com’ella rispondesse:

— Se ti vede qualcuno?

E siccome Ghìsola taceva come offesa, Pietro se ne pentì, come quando s’è percosso un animale e poi ci s’accorge che s’è fatto senza ragione.

— Ti si vedono le gambe.... la sottana è anche aperta.