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24 | un’osteria |
— Domattina sarà gelo!
La maestrina cavò dalla fascia il fascicolo, e si mise a leggere. Allora, potei conoscere il suo nome d’abbonata.
E lo dissi al mio amico:
— Si chiama Assunta.
Egli rise. Poi, io chiesi a lei:
— È una rassegna didattica?
Ella la guardò, rigirandola tra le mani, come la vedesse per la prima volta; e rispose:
— Sissignore.
— E libri ne legge?
Ella sorrise:
— Qualcuno. Me li portai da Faenza.
— Romanzi?
— Sissignore.
La sua voce parve un fruscìo; ed ella si rimise a leggere, quantunque le avessero portato un piattino con una fetta di parmigiano. Poi, cominciò a mangiare. Mi accorsi che i suoi denti insanguinavamo il pane. Dissi a Giulio:
— Non vuole dirmi quel che legge.
— Che te n’importa?
Ero per arrabbiarmi contro di lui, ma gli chiesi: