Pagina:Tozzi - Giovani, Treves, 1920.djvu/88

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miseria 81


— Perchè non lo sai?

— Non conosco i prezzi che ci sono

— Prima di contrattare, allora, fatteli dire bene.

Pur parlando d’interessi, la sua voce aveva una tenerezza quasi dolce. Allora egli la guardò, dissimulando la collera. Dianzi non aveva pensato di prenderla per il collo? Ora invece le dette ragione. Ma, ormai, incapace ad andarsene, non le disse nè mono una parola. In quel mentre, bussarono all’uscio.

— Chi è? — chiese lei.

Egli risentì la solita inquietudine, quasi un soffocamento.

— Sono io.

Era una bambinetta, biscugina di lui.

Corrada le fece cenno di venire più avanti, ma Lorenzo le chiese, con violenza:

— Che vuoi?

— Ci ho una lettera.

Corrada la prese. La bambinetta aggiunse:

— Aspettano la risposta.

E se n’andò, Corrada sì fece bianca come un cencio lavato, aprendo la busta. Egli evitava di guardare le sue dita, che tremavano.