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paio di calze; a poco a poco smise di piangere, quantunque qualche seguo delle lacrime si vedesse ancora su la sottana. Non se la prendeva con il marito; anzi le dispiaceva d’essere andata a dirgli a quel modo! E cominciò a distrarsi, pensando ai suoi polli e ai piccioni.

Del resto a lui era addirittura insopportabile saperla scontenta! Per esempio, quando la vedeva lavare i piatti o fare la bucata, se ne andava; quantunque non pensasse mai ad aiutarla!

Ella, intanto a poco a poco, si sentì meglio; quasi calmata dall’eccitamento stesso. E un grande amore per tutta la casa le dette una sensazione piacevole.

Perchè, dunque, gli interessi non andavano bene? Dovevano andar Viene! Ci avrebbe pensalo lei. Posò, bruscamente, le calze, dentro la cestina piena di gomitoli. Si alzò, passandosi il fazzoletto sul volto. E, rigida, guardò dalla finestra.

Poi, udendo il marito passeggiare, rientrò in camera.

— Quanto prenderai del fieno?

— Non lo so.