Oggi Egli è nato: ad Efrata,d
Vaticinato ostello,
Ascese un’alma Vergine,
La gloria d’Israello.
Grave di tal portato:
Da cui1 promise è nato,
Donde era2 atteso uscì.
La mira Madre in poveri e
Panni il Figliol3 compose,
E nell’umil4 presepio
Soavemente il pose:
E l’adorò: beata!
Innanzi al Dio prostrata,
Che il puro sen le aprì.
L’Angel5 del cielo, agli6 uomini
Nunzio di tanta sorte,
Non de’7 potenti volgesi
Alle8 vegliate porte;
Ma tra9 i pastor devoti,f
Al duro mondo ignoti,
Subito in luce appar.
E intorno a lui10 per l’ampia
Notte calati a stuolo,
Mille celesti strinsero
Il fiammeggiante volo;11
E accesi in dolce zelo,
Come si canta in cielo,
A Dio gloria cantar.
L’allegro inno seguirono.
Tornando al firmamento:
Tra12 le varcate nuvole
Allontanossi, e lento
Il suon sacrato ascese,
Fin che più nulla intese
La compagnia fedel.
- ↑ Da chi’l
- ↑ Dond’era
- ↑ Figliuol
- ↑ ne l’umil
- ↑ L’Angiol
- ↑ cielo a gli
- ↑ dei
- ↑ A le
- ↑ fra
- ↑ lui,
- ↑ volo,
- ↑ Fra