Senza indugiar, cercarono
L’albergo poveretto
Que’1 fortunati, e videro,
Siccome a lor fu detto,
Videro in panni avvolto,
In un presepe accolto,2
Vagire il Re del Ciel.
Dormi, o Fanciul;3 non piangere;
Dormi, o Fanciul celeste:
Sovra il tuo capo stridere
Non osin le tempeste,4
Use sull’empia5 terra,
Come cavalli in guerra,
Correr davanti6 a Te.
Dormi, o Celeste: i popoli
Chi nato sia non sanno;
Ma il dì verrà che nobile
Retaggio tuo saranno;
Che in quell’umil riposo,
Che nella7 polve ascoso,8
Conosceranno il Re.
- ↑ Quei
- ↑ accolto
- ↑ Fanciul,
- ↑ tempeste:
- ↑ su l’empia
- ↑ di nanzi
- ↑ ne la
- ↑ ascoso