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Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) I.djvu/173

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134 ESCHILO


Strofe II
E quante città prese,
senza varcare i margini
dell’Àli, senza muovere
lungi dal suo paese,
come le fluvïatili
allo Strimonio intorno,
presso le coste inospiti
dove i Traci han soggiorno.

Antistrofe II
E quelle che, lontano
dal mare, in terra surgono,
cinte di torri, omaggio
prestarono al Sovrano;
e quante d’Elle al valico
han glorïosa voce,
e la curva Propontide,
e del Ponto la foce.

Strofe III
E l’isole che cingono
i promontorî delle nostre rive,
e i flutti le flagellano,
come Lesbo, d’ulive
ferace, e Samo e Paro
e Chio, Nasso, Micòno,
ed Andro, e la finitima
Teno, che unite sono.