Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) I.djvu/216

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I SETTE A TEBE 177

salvi mandate il popolo
di Cadmo, e la città!

Antistrofe I
Dove mai troverete piú devota una terra,
se adesso in questo fertile
campo lasciate infurïar la guerra,
e su le scaturigini
di Dirce, la purissima
fra quante acque Posídone
che il suol crolla, e di Tètide
effondono i figliuoli6.
O Numi della Patria,
or voi, questo sterminio
su chi stringe le mura
torcete, sí che gittino
l’armi, e la vostra gloria
alta per Tebe voli.
A udir le patrie suppliche,
restar su l’are piacciavi,
nella patria sicura.

Strofe II
Tristo sarebbe, questa vetusta città, precipite
preda alle cúspidi,
piombar nell’Ade, conversa in cenere,
distrutta schiava fra indegni vincoli,
come gli Dei
vollero, e oprarono gli uomini Achei.