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Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) I.djvu/278

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PROLOGO

Si avanzano Potere e Forza, tenendo stretto Prometeo. Li segue Efesto.
Sostano dinanzi ad una scabra erta rupe.


potere
Agli estremi confini eccoci giunti
già della terra, in un deserto impervio
tramite de la Scizia. Ed ora, Efesto,
compier tu devi gli ordini che il padre
a te commise: a queste rupi eccelse
entro catene adamantine stringere
quest’empio, in ceppi che non mai si frangano:
ch’esso il tuo fiore, il folgorio del fuoco
padre d’ogni arte, t’involò, lo diede
ai mortali. Ai Celesti ora la pena
paghi di questa frodolenza, e apprenda
a rispettar la signoria di Giove,
a desister dal troppo amor degli uomini.