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Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) I.djvu/284

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PROMETEO LEGATO 245

potere
Sii pur tenero, tu. Ma la protervia,
l’ira, l’asprezza mia, non rampognarmi.
efesto
Andiam: ché tutto di catene è cinto.
potereSi volge a Promèteo.
Superbisci ora qui. Trafuga ai Numi
i loro doni, ed offrili agli efimeri.
Allevïare in che ti posson gli uomini
or dalle pene? I Dèmoni, Promèteo
ti chiamarono a torto: hai tu bisogno
d’un preveggente a uscir da questo intrico.


Efesto, Potere e Forza si allontanano.