Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/46

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AGAMENNONE 43

 
Strofe I
Come Giove colpisca
350posson dire: visibili
son le vestigia: essi il destino s’ebbero
ch’egli prescrisse. Dice alcun che i Superi
non curano degli uomini
la sorte, chi calpesti le intangibili
355cose sacre: ben empio è chi ciò reputa!
Nei discendenti vedilo
di quanti, oltre Giustizia,
superbamente, a Marte il dritto affidano,
sí che lor casa prospera
360oltremisura; e pur, misura è ottima.
Beni scevri d’ambascia
chi ha senno elegga. A chi superbo calcitra,
per abbattere il grande
altare di Giustizia, la ricchezza
365non offrirà salvezza.

Antistrofe I
Ma lui sospinge misera
fiducia, insopportabile
della sciagura consigliera e figlia.
Né scampo v’ha: la colpa brilla, rutila
370orrida luce: simile
a vile rame, se la sfreghi o mescoli,
negra al saggio ti pare. Come pargolo
segue un errante aligero;
sciagure immedicabili
375attira su la sua città; se supplica,