Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
medea | 5 |
L’AJO con due figliuoli di Medea • LA NUTRICE
ajo
O tu di mia signora ancella antica,
Perchè sola qui fuor di queste porte
Fai risonar querule voci? Or come
Vuol divisa da te restar Medea?
nutrice
Vecchio de’ Agli di Giason custode,
Sono a’ servi fedeli una sventura
De’ lor signori i tristi casi, e al vivo
Toccano l’alma. In tal dolore io venni,
Che di narrar, qui uscendo, ebbi desio
A terra e cielo di Medea le pene.
ajo
Nè la misera ancor cessa i lamenti?
nutrice
Te pur buono! Principio or han suoi mali;
Non a mezzo ancor sono.
ajo
Oh insana lei!...
Se ciò dir lice de’ signori nostri.
Nulla ancor sa di sue nuove sciagure.
nutrice
Che c’è, buon vecchio? Ah non tacerlo!
ajo
— Nulla.
Già mi pento del detto.
nutrice
Ah non celarne
Me, che ti sono in servitù compagna!