Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/208

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coro

Strofe I

Corse l’alpestre un dí Madre dei Súperi,
con piede velocissimo,
fra montane boscaglie
cupe, e su corsi d’acque fluvïàtili,
e sopra il grave romorio del pelago,
pel desio della figlia
onde non giova il nome dire esplicito.
E vibrava il clangore alto dei cròtali,
il penetrante strepito
si diffondea, quando la Diva, al cocchio
strette le belve a coppia,
la fanciulla cercava, alle volubili
carole delle vergini
rapita, e seco due dal pie’ di turbine
Dee giovinette: Artèmide
vibratrice dell’arco, e la Gorgònide
tutta nell’arme fulgida.
Ma dal cielo volgea Giove il divino
suo sguardo, e maturava altro destino.