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Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) I.djvu/312

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IONE 243


pizia

Pure, cosí mi chiami; e a me non duole.

ione

Sai che costei la morte a me tramò?

pizia

Lo so; ma troppo tu sei crudo, e sbagli.

ione

Chi morto mi volea non debbo uccidere?

pizia

Son le spose ai figliastri ognor nemiche.

ione

Ed io, se il mal mi fanno, alle matrigne.

pizia

Basta. E, lasciato per Atene il tempio...

ione

Che cosa debbo far? Che mi consigli?