ione
Opra divina fu! Deh, quanto miseri
prima, tanto or felici esser potessimo!
creusa
T’ho dato a luce non senza lagrime:
dalle materne braccia, fra gli ululi
fosti diviso:
ora, godendo, con soavissimo
tripudio, spiro presso il tuo viso.
ione
Di te parlando, anche di me favelli.
creusa
Priva di figli priva di pargoli
io piú non sono: la casa ha gli ospiti,
la terra i príncipi;
d’Erettèo giovine
torna la casa, del suolo prole:
verso le tènebre
non è piú volta, ma verso il sole.
ione
Madre, anche il padre qui venga, e partecipi
questi piacer che ho procurato a voi.