Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) I.djvu/7

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VI EURIPIDE
414 - Ione.
Ifigenia in Tauride.
413 - Elettra.
412 - Elena.
408 - Oreste.
406 - Fenicie.
Dopo il 406: Ifigenia in Aulide,
Baccanti1.

Questo schema ci può servire, in maniera un po’ sommaria, per seguire lo svolgimento dell’opera euripidea. Ma non bisogna mai dimenticare che molte date sono derivate da ipotesi, e siano pure ben fondate; e che il materiale di studio che possediamo per Euripide, sebbene non cosí ristretto come per gli altri drammaturgi greci, è pur sempre scarso di fronte ai 92 drammi che costituivano il teatro d’Euripide.

Prima di accingerci alla valutazione dell’opera di Euripide, dobbiamo renderci conto della posizione singolare in cui egli si trovava di fronte alla materia dell’arte sua. Posizione assai diversa da quella dei suoi due grandi predecessori, e che implicava un cómpito diverso.

Per rendere piú evidente questa differenza, meglio conviene limitare il confronto al solo Eschilo. Eschilo aveva il compito, certo non agevole, ma preciso e ben definito, di dare veste drammatica a tutta la materia mitica secondo il contenuto e gli atteggiamenti tradizionali. Per suscitare l’interesse degli spettatori, non aveva bisogno di escogitare innovazioni. L’in-

  1. Ometto Gli Eraclidi, il Reso, il Ciclope, e l’Andromaca, la cui determinazione cronologica, non agevole, poco o nulla servirebbe alle mie conclusioni.