Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu/159

Da Wikisource.
156 EURIPIDE



admeto

Vive e non vive: ed il mio cuore angoscia.

ercole

Non ne so piú di prima. Oscuro parli.

admeto

Non sai quale destino su lei pesa?

ercole

Sí. Che morire elesse in vece tua.

admeto

E se tanto accettò, puoi dirla viva?

ercole

Ah! Non piangerla avanti! Attendi l’ora.

admeto

Morto è chi morir dee. Chi morí, sparve.

ercole

Non è dover morire esser già morto.