Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu/197

Da Wikisource.
194 EURIPIDE



ercole

Sol nelle mani tue vo’ consegnarla.

admeto

Signor, quel ch’io non bramo a far m’astringi!

ercole

Fa’ cuor: tendi la man: tocca l’estranea.

admeto

La tendo, come al capo della Gorgone18.

ercole

La tieni?

admeto

Sí.

ercole

                              Sta bene, custodiscila;
ed un giorno dirai che non ingrato
ospite fu di Giove il figlio. Guarda
se ti par che somigli alla tua sposa.
Toglie il velo dal capo d’Alcesti.

E dalla doglia a gioia oramai torna.