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226 | EURIPIDE |
fe’ col tridente Posídone,
cinte di serve catene?
O Artèmide, o vergine
dai riccioli d’oro, o rampollo
di Giove, deh mai
aggravi tal giogo servile il mio collo.
pedagogo
Adesso, o figlia, in casa entra, e rimani
nelle tue stanze verginali. Paga
hai fatta la tua brama, hai visto quello
che veder tu volevi. Or che il tumulto
invasa ha la città, muove uno stuolo
di donne a questa reggia. È un gran piacere
per le donne, dir male una dell’altra.
Partono.