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Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu/228

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LE FENICIE 225


pedagogo

Anfïarào profeta; e seco ha vittime
che la terra di sangue avida allegrino.

antigone

Figlia del Sole dal ricco manto,
o Luna, o disco d’aurei fulgori,
con quanta calma guida, con quanto
garbo, la sferza dei corridori!

E Capanèo dov’è, che scaglia orribili
minacce contro Tebe?

pedagogo

                                        È là. Misura
su e giú le torri con lo sguardo, e calcola
in che luogo tentar possa l’assalto.

antigone

Ahimè!
Nèmesi e tuoni dal cupo fremito
di Giove, e fúmida vampa del folgore,
questa arroganza ch’oltre ogni umana
forza presume, tu rendi vana! —
Questi è colui che minaccia
schiave condurne a Micene,
alla sorgente di Lerna
cui scaturir per Amímone8,

Euripide - Tragedie, II - 15