Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) III.djvu/128

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coro

Strofe I

Dopo l’inno di gaudio,
col tristo elíno risuonar fa’ l’etra,
Apollo, fa’ con l’aureo
plettro vibrar l’armonïosa cetra.
Io, dell’eroe — chi del Croníde vuole
chiamarlo, e chi d’Anfitrïóne prole —
che fra gli estinti scese,
nel buio Averno, vo’ cantar le imprese.
Per le fatiche che gli eroi compierono
è corona l’elogio: all’eroe spento
di sue gesta il ricordo è monumento.
Pria dal leon fe’ libera
di Giove la foresta,
e il dorso con la fulvida
fauce del mostro orribile
cinse, e la bionda testa.

Antistrofe I

E la stirpe selvaggia
degli alpestri Centauri, col fatale
arco abbatté, sterminio