Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) III.djvu/141

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e con l’idra, e da morte i figli miei
salvare non saprò? Vittorïoso
Ercole niuno piú chiamar potrebbe.
coro
Giusto è che un padre i figli suoi difenda,
ed il padre suo vecchio e la consorte.
anfitrione
Bene è, se tu gli amici ami, e i nemici
odî, o figlio; però schiva la fretta.
ercole
In che, padre, sono io troppo sollecito?
anfitrione
Ha molti partigiani, il re, che poveri
sono, ma ricchi a ciance. Essi eccitarono
la rivolta, in rovina essi mandarono
Tebe, per far dei beni altrui rapina,
da poi che i loro, per la loro accidia,
andati erano in fumo. Or t’hanno visto
che in Tebe entravi: bada che non debbano,
tutti piombando all’improvviso, opprimerti.