Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) III.djvu/167

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coro
Vide la rupe argolica
un altro scempio già, per tutta l’Ellade
famoso ed incredibile,
delle figlie di Dànao.
Ma piú atroce e funesto,
piú terribile è questo.

E la strage rammemoro
del generoso misero
di Procne unico figlio8,
vittima delle Muse.
Ma tu, tristo, tre pargoli
avevi, e in un unico scempio
le tre vite hai confuse.

Ahimè, ahimè,
qual gemito, quale ululo,
quale cantico lugubre,
quale danza d’Averno intonerò?

Ahimè, ahimè!
Vedi, il serrame duplice
dell’eccelsa magion si spalancò.

Si spalanca la gran porta della reggia, e sull’enciclema vengono tutti fuori, Ercole, sopito, legato ad una colonna, e, intorno a lui, i cadaveri dei figli e di Megara.
Ahimè, ahi, ahi!
Vedete quei miseri pargoli
che giacciono presso
al misero padre? I suoi figli
uccise; ed adesso