Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) III.djvu/168

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ERCOLE 165

terribil sopore l’assonna.
E lacci e vincigli,
coi nodi molteplici, d’Ercole
le membra costringono
a questa marmorea colonna.
corifeo
E come augello che l’implume piange
frutto del nido, il tardo piede affretta
il vecchio, e verso noi rivolge il passo.
coro
Silenzio sia, silenzio,
o vegliardi cadmèi! Dei suoi funesti
malanni dall’oblío, deh, non si desti!

Delle lagrime il fonte
per te prorompe, o vecchio, e per i pargoli,
e per la sua vittorïosa fronte.

Andate, andate via!
Grido o rumor non sia,
che turbi la quïete
del suo sonno sereno.
Ahimè, ahi, quanto sangue.....
anfitrione
Ahimè, voi m’uccidete!